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Biografia di una rivoluzionaria, la storia di Angela Davis

Angela Davis

 

Angela Yvonne Davis (nata il 26 gennaio 1944 a Birmingham) è un'attivista politica, accademica e autrice. Nota per il suo lavoro sulla giustizia razziale, i diritti delle donne e riforma della giustizia penale.

La sua vita è costellata da episodi durissimi e drammatici, a partire dall’infanzia trascorsa nella segregazione di uno stato del Sud, l’Alabama, con tutto il carico di pregiudizi e ingiustizie subite a opera dei bianchi. 

Nonostante ciò porta avanti i suoi studi in filosofia , alla Brandeis University, in Massachusetts, poi in Francia e in Germania. Fu allieva di grandi filosofi come Adorno e Marcuse. 

Cresce così la sua coscienza politica e il suo attivismo che la portarono a partire dagli anni Sessanta in prima linea nella lotta degli afroamericani contro il razzismo e la repressione.

Iscritta al Partito Comunista e vicina alle Pantere Nere, nel 1970 fu accusata di cospirazione, rapimento e omicidio in relazione al fallito tentativo di un gruppo di attivisti delle Black Panthers, di liberare il detenuto nero George Jackson in un’aula di tribunale: la pistola utilizzata era intestata a suo nome. 

Dopo due mesi di latitanza fu arrestata e processata, dando luogo a una massiccia mobilitazione. 

L’appassionata difesa che condusse personalmente ed efficacemente nel corso del processo, le consentì di diffondere le sue idee in tutto il mondo, diventando così popolare da mobilitare a suo favore un gran numero di persone che si riunirono in comitati e organizzazioni, non solo negli Stati Uniti ma anche in molti altri Paesi.

Assolta nel 1972, quando la sua vicenda era ormai un simbolo che portò alla ribalta la sua figura di donna che aveva sempre combattuto per i diritti civili e per i diritti delle donne nere. 

Angela Davis dovette combattere anche contro i componenti del partito e membri del suo stesso Movimento per gli atteggiamenti sessisti e discriminatori nei suoi confronti in quanto donna, dato che le sue qualità intellettuali e le sue grandi capacità organizzative l’avevano portata ad assumere responsabilità e ruoli direttivi.

Da qui la necessità per Davis di combattere il carattere oppressivo del ruolo attribuito alla donna nella società americana in generale; tematica a cui dedicò molti scritti, tra i più celebri Donna, razza e classe del 1981. In questo saggio, testo pionieristico del femminismo odierno, approfondisce l'approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe.

Attualmente Angela Davis continua l’attività di scrittura e insegnamento, nonché la sua militanza politica: nonostante i suoi 76 anni non ha arretrato di un millimetro e continua a sostenere che “in una società razzista non basta non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti e antisessisti”.