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POSTO OCCUPATO ARRIVA A PADOVA

20 Novembre 2018

50 realtà aderenti, più di 90 drappi rossi sparsi in tutta la città e nella Provincia: in sedi Istituzionali, esercizi commerciali, scuole, Università, librerie, cinema.


Questa l’iniziativa di un gruppo di Associazioni di donne, con il Patricinio del Comune di Padova e dell’Ateneo patavino in occasione del 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


La campagna si chiama Posto Occupato ed è nata nel 2013 per ricordare, simbolicamente, le donne che hanno perso la vita per mano di un compagno, marito o ex che diceva di amarle.


Perché Posto Occupato? Ciascuna di quelle donne, prima che un assassino decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, occupandolo con un drappo rosso, affinché la quotidianità non le dimentichi.


Nel 2017, solo in Italia, i femminicidi sono stati 105 (Fonte: Rapporto Eures sul femminicidio nel 2017). Uno ogni 3 giorni. Come ogni anno. I femminicidi non sono un’emergenza temporanea, e non lo sono mai stati: fanno parte di un angolo buio e oscuro nostra cultura patriarcale e sessista, che diffonde la sua ombra su tutte e tutti noi.

Anche nei primi 10 mesi del 2018 il tasso di femminicidi è rimasto sostanzialmente invariato, mantenendo la tragica media di circa una vittima ogni 3 giorni.


Con femminicidio si intendono “tutte le uccisioni di donne avvenute per motivi di genere, quindi a prescindere dallo stato o meno di mogli. L’utilizzo di un termine specifico per identificare l’evento dell’uccisione della donna serve anche per distinguere tale esito estremo da quelli che rientrano nella generale categoria di femminicidio e che coincidono con ogni pratica sociale violenta fisicamente o psicologicamente, che attenta all’integrità, allo sviluppo psicofisico, alla salute, alla libertà o alla vita delle donne, col fine di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico e/o psicologico” - definizione tratta dalla ricerca sui femicidi in Italia (2011), Casa delle donne per non subire violenza.


Occupare un posto anche quest’anno per le 5 donne che sono state uccise nella nostra regione, per Fernanda, Tanja, Maila, Paola e Leila. Per tutte loro è quindi un gesto simbolico importante e concreto, per ricordare le donne che avrebbero partecipato a un concerto, a una manifestazione, alla visione di un film al cinema, a un pranzo in compagnia, tra amici, e amiche, liberamente.


Servono interventi strutturali, leggi ad hoc, percorsi nelle scuole, finanziamento ai Centri antiviolenza ed ai servizi per la protezione delle donne. Serve un lavoro di rete multi-agenzia efficiente, coordinato ed organizzato. Ma serve anche l’aiuto e il sostegno costante di tutte e di tutti, perché la violenza maschile contro le donne è un problema che ci riguarda e che ognuno di noi in qualche modo ha conosciuto. Proprio per questo la violenza maschile contro le donne va contrastata ogni giorno, anche aderendo all’iniziativa Posto Occupato.

Per aderire, invia una mail a:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.