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Condizione femminile e questioni di genere nelle Osservazioni conclusive del Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite sull’Italia

31 Marzo 2017


Il Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato le osservazioni conclusive sul sesto rapporto dell'Italia. Il Comitato è un organo composto da 18 esperti indipendenti incaricati di monitorare l'implementazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966, ratificato dall'Italia nel 1978.

Le osservazioni sul rapporto dell'Italia contengono una serie di raccomandazioni inerenti le misure legislative e le politiche da adottare per garantire l'attuazione della Convenzione nel Paese. Di particolare interesse per il tema della condizione femminile e per le questioni di genere sono le raccomandazioni del Comitato riguardanti, tra gli altri, i seguenti temi:

  • discriminazione per motivi di orientamento sessuale e identità di genere: nonostante l'adozione della legge 76/2016 in tema di unioni civili e convivenze, il Comitato rileva che alle coppie dello stesso stesso rimane preclusa l'adozione e l'accesso alle procedure di fecondazione assistita prevista dalla legge 40/2004. Inoltre, nota il Comitato, le persone LGBTI sono esponenzialmente colpite da discriminazioni e discorsi d'odio;

  • interruzione volontaria di gravidanza: il Comitato rileva con preoccupazione le difficoltà nell'accedere a servizi legali di interruzione di gravidanza in ragione dell'elevato numero di medici obiettori e della loro distribuzione nel territorio nazionale, a cui consegue un significativo numero di aborti clandestini.

Tra gli aspetti positivi, il Comitato delle NazioniUnite richiama l'adozione della legge 76/2016 in tema di unioni civili e convivenze; del Piano nazionale contro la tratta di esseri umani e il grave sfruttamento (2016-2019); della legge 119/2013 in tema di contrasto alla violenza di genere; la strategia nazionale per l'inclusione di Rom e Sinti (2012-2020).

 

Foto: @ UN Photo